Terapia Neuropsicomotoria
Lo scopo principale della terapia neuropsicomotoria è il raggiungimento del massimo benessere del bambino. Le dimensioni di relazione, gioco, corporeità e movimento rappresentano strumenti privilegiati dal terapista per sostenere il bambino nello sviluppo di un equilibrio tra le funzioni motorie, affettive, cognitive e neuropsicologiche.
Il bambino apprende e fa esperienza del mondo con tutto il corpo, sia nell’età precoce (0-3 anni) che nell’infanzia (4-8 anni); per questo motivo, fondamentale è il sostegno dell’integrazione di più aree di crescita: cognitiva, motoria, sensoriale, comunicativa, emozionale e relazionale.
Nel suo intervento, il Terapista della Neuropsicomotricità si rivolge al bambino nella sua globalità, tenendo conto di tutte le aree dello sviluppo.
Acquability
La terapia scende in acqua
L’acqua è un ambiente che coinvolge il bambino nella sua globalità, ciò che avviene in acqua può essere considerato neuropsicomotorio perché abbraccia contemporaneamente più ambiti: il movimento, la relazione e l’emozione. Grazie ai numerosi stimoli che offre l’acqua è un ambiente ricco di potenzialità, che ben si presta ad un lavoro di tipo terapeutico.
La terapia neuropsicomotoria in acqua si propone come intervento integrativo all’interno di un progetto riabilitativo globale, dove l’obiettivo prioritario è aiutare il bambino a generalizzare le abilità acquisite nei diversi ambienti di vita.
Il gioco, l’interazione con la terapista e le tecniche del nuoto sono le principali strategie utilizzate per raggiungere gli obiettivi terapeutici e, successivamente, guidare il bambino verso la socializzazione e l’integrazione nel gruppo dei pari.
Ambiti di intervento
Ritardo globale dello sviluppo
Disturbo dello Spettro Autistico
Disturbo della Coordinazione Motoria
Sindromi genetiche
Patologie Neuromotorie
Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD)
Disordini della Regolazione Emotivo Comportamentale
Disturbi specifici dell'Apprendimento (Disgrafia)